VACCINO e SVERMINAZIONE

  • Categoria dell'articolo:Consigli Utili / Guida
  • Tempo di lettura:7 minuti di lettura

Come per il vaccino, anche la sverminazione è indispensabile, dato che i parassiti interni possono essere letali. Mangiano l’animale dall’interno fino ad arrivare al cuore, e solamente un intervento chirurgico potrebbe rimuoverli, sempre se si fa in tempo, se l’animale non muore prima.

La prima sverminazione va fatta a 45 giorni del gattino e il richiamo a 60 giorni: il vermifugo è fondamentale da somministrare in tenera età, poiché la mamma passa i vermi ai cuccioli attraverso la placenta, infatti sarà da sverminare anche la madre. Io adesso le svermino sempre, un paio di settimane prima del parto, così da evitare che i neonati nascano pericolosamente infestati, laddove non si potrà intervenire con nessun prodotto specifico, se hanno diarrea liquida dovuta ai parassiti. Potrebbero anche disidratarsi e morire.

Ci si può aiutare con il glucosio (per infusione), perché reidrata ed ho notato che astringe di conseguenza. In casi disperati ho dato una puntina di vermifugo con il miele (ben tritato), ha funzionato e li ho salvati, ma in età neonatale non è indicato, essendo gli organi interni non del tutto formati, specialmente per il sistema epatico che regola le funzioni metaboliche.

Io l’ho fatto solo perché non c’era più nulla da perdere, sarebbero morti ugualmente, perciò tanto valeva tentare, dopo un’estenuante lotta di quasi due settimane per tenerli puliti e nutriti, e la situazione si stava aggravando precipitosamente. Infatti voi non fatelo, se non è vitale.

Per la sverminazione si possono usare le compresse o la pasta in siringa, francamente scomodissima, ma se a 60 giorni si applica lo Stronghold come antipulci, sarà sufficiente come richiamo, in quanto ha anche un’azione vermifuga. Il vermifugo agisce subito, nell’arco di 24 ore il gatto è già fuori pericolo per i vermi, anche se non li uccide tutti, deve passare qualche giorno per un’azione completa.

Le compresse sono difficili da dosare, poiché è necessario stare attenti alla quantità di vermifugo rispetto al peso, al sovradosaggio, altrimenti si può perfino rischiare la morte del cucciolo, o come minimo astringere troppo e l’animale può diventare stitico. L’intestino si allarga per le feci non espulse, e poi diventa un’avventura regolarle, in quanto l’intestino non torna normale, e si deve ricorrere ad una dieta ricca di fibre e pasta al malto, ogni giorno, nonché somministrare i fermenti lattici.

Bisogna essere molto precisi con le dosi, perciò il cucciolo sarà da pesare, somministrando una giusta quantità, di poco eccedente il calcolo della dose. Ad esempio se il cucciolo pesa 1 chilo e mezzo, verrà data la dose per 2 kg di peso, sempre arrotondando in eccesso.

Siccome il vermifugo è un farmaco abbastanza aggressivo per lo stomaco, e spesso i cuccioli lo rigettano, io avvolgo la compressa con 1 o 2 cm di pasta vitaminica, anche per fargliela scivolare più dolcemente in gola e non darla a stomaco vuoto. In seguito do un altro paio di centimetri di pasta, per far ingoiare bene il tutto e riempire lo stomaco.

Anche per questo, la dose che somministro ai cuccioli di 2 mesi, che normalmente pesano 700/800 grammi, è per un peso universale di 1,250 kg (una compressa da 5 kg divisa in 4 parti), di modo che se anche la rigettassero, una parte sufficiente verrebbe comunque assimilata, senza dover ricorrere ad una seconda somministrazione, il che come ripeto è rischioso per la vita del gattino e deleterio per la regolarità dell’intestino. Lo dico perché ho commesso questo errore, in prima persona, avevo ridato una seconda dose e ho dovuto penare per ripristinare la situazione intestinale. Ovviamente il gattino non l’ho dato.

Se non uso lo Stronghold come vermifugo, o lo uso come richiamo, spesso somministro il Panacur per la sverminazione, poiché il ciclo, come ho già detto va concluso dopo 15 giorni, e non posso mettere antipulci due volte in un mese, sarebbe un gatticidio! Il Panacur è molto efficace, soprattutto per la Giardia, il che purtroppo è frequente negli allevamenti. La rimuovo, combatto ma ogni tanto si ripresenta, avendo tantissimi gatti è molto difficile tenerla a sotto controllo.

Il Panacur però è piuttosto impegnativo, perché oltre che a dover studiare bene le dosi e la conformazione della compressa non si presta bene al taglio, essendo come una pillola da antibiotico, bisogna anche darla per 3 giorni consecutivi, altrimenti non serve a niente. Il più delle volte infatti uso un comune vermifugo, cambio marca di frequente, di base sono tutti buoni e cambiare aiuta a non far sviluppare resistenza ai parassiti.

Il primo vaccino è effettuabile a 2 mesi, non prima, fino a 3 mesi. Il vaccino va somministrato annualmente, è importantissimo per garantire la produzione di anticorpi che il gattino non assumerà più attraverso il latte della madre, e al primo vaccino, dopo un mese circa (max 45 giorni) si dovrà fare il richiamo. Se non sarà effettuato entro tale data, bisognerà procedere di nuovo con il primo vaccino e il successivo richiamo.

Il richiamo della sverminazione lo faccio sempre io perché il ciclo del vermifugo si deve necessariamente completare esattamente dopo 15 giorni dal primo trattamento. Pertanto la famiglia adottante dovrebbe occuparsi solamente del richiamo del vaccino (se non ha espresso la preferenza di vaccinarlo per la prima volta dal suo veterinario di fiducia) e del vaccino annuale.

Si dice in ambito veterinario che un buon vaccino possa durare dai 2 ai 3 anni, però non è certo che valga anche per i gatti di razza, essendo più delicati, quindi per sicurezza io non aspetterei tanto, e procederei come da prassi somministrandolo annualmente. Per la sverminazione invece, è buona prassi ripeterla un paio di volte l’anno, se non tre, non è una regola ma sicuramente utile per scongiurare rischi di infestazione intestinale.

PULSANTI di CONDIVISIONE

Lascia un commento