ALIMENTAZIONE del GATTO PERSIANO

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Come anticipato, la dieta del gatto persiano dev’essere presa seriamente, per la delicatezza della razza, principalmente dopo l’adozione, non dev’essere cambiata bruscamente, in quanto potrebbe causare scompensi fisici ed emotivi.

Il cucciolo, possibilmente, dovrà essere nutrito con gli stessi alimenti che ha assunto durante lo svezzamento, per sentire ancora il sapore di casa, per addolcire il cambio radicale di vita, stemperare lo stress del cambio ambiente, così da non risentirne troppo drasticamente.

Poi, pian piano, si potrà cambiare la dieta ma per gradi, ovvero mischiando quegli alimenti con quelli nuovi, come le crocchette, se si desidera cambiare. Ma fondamentalmente io consiglio di mantenere la dieta iniziale, per evitare problemi, sempre se è possibile, se si possono facilmente reperire in commercio.

Infatti, una volta trovata la dieta giusta quella dovrà essere per sempre, se funziona. I gatti sono molto abitudinari, e mantenere le abitudini alimentari rappresenta una sorta di sicurezza per loro.

È altamente sconsigliato somministrare cibo acquistato nei supermercati perché i persiani hanno l’apparato digestivo delicatissimo: questi prodotti rovinano lo stomaco e l’intestino dell’animale, e di conseguenza aumenteranno le spese veterinarie per doverlo curare. Le parole chiave da tenere in mente sono: fresco e naturale. Più la dieta si avvicina a questi due termini, e più la salute a lungo termine è garantita.

Evitate i bocconcini con tutte quelle salse artefatte e gelatine, prediligendo paté, mousse, cibo umido specifico come l’Almo Nature o comunque privo di appetizzanti, coloranti ed un eccesso di zuccheri. Se invece volete cucinare qualcosa di fresco, è preferibile la carne bianca (per natura i gatti adorano la cacciagione) o pesce alla piastra, tutto rigorosamente senza sale né condimenti di vario genere.

La carne bianca può essere anche lessata o cotta al vapore e poi sminuzzata, come il pesce, ma fare estrema attenzione a togliere le spine perché ovviamente sono pericolosissime. Si può anche dare carne macinata fresca scottata con acqua, e lasciata freddare a temperatura ambiente, ma personalmente eviterei la carne rossa perché rende gli animali ipertesi, se non aggressivi.

Mai dare carne cruda al gatto perché è il sistema migliore per la trasmissione della toxoplasmosi. Se infettato, di norma lui la neutralizzerà in un paio di settimane e diventerà immune, però c’è il rischio di contagio alle persone che sono in casa, attraverso il contatto con le feci: non è assolutamente vero che il contagio avviene per via aerea, accarezzandolo e respirando vicino al gatto.

Per questo è importante seguire delle regole d’igiene (all’articolo IGIENE), ma soprattutto non lasciare mai le feci nella cassetta per più di 24 ore. Diventano un focolaio estremamente prolifico, e non toccarle mai a mani nude e poi mettersi le mani vicino alla bocca, poiché in questo modo il contagio è assicurato.

Riassumendo, vale la regola NIENTE CIBI CRUDI, SALE, OLIO E CONDIMENTI, insomma trattate il gattino come se fosse un bambino piccolo, usando le stesse accortezze che usereste per un neonato, e non soltanto dal punto di vista alimentare, bensì anche per gli oggetti che lasciate in giro e i prodotti che usate: i gatti sono animali molto curiosi e come ben sapete dal famoso detto, “la curiosità uccise il gatto”.

Non usatelo come pattumiera ambulante, rimpinzandolo di avanzi e di sapori sempre diversi, prima di tutto perché gli farà male (scatenando una dissenteria difficilissima da debellare), ma anche perché in questa maniera si corre il rischio che diventi viziato e alimentarmente sofisticato: un gatto persiano viziato può diventare una croce, insofferente e pretenzioso, molto capriccioso e schizzinoso, e vi metterete le mani nei capelli nel non saper più cosa dargli, dato che non gli andrà mai bene niente, vorrà sempre qualcosa di più e qualcosa di nuovo.

IMPORTANTE: niente dolci (soprattutto il cioccolato è tossico), pasta, pane, fritti, sugo e latte di mucca (il latte vaccino intossica i mici, può addirittura avvelenarli), e tutti quegli alimenti che contengono principalmente carboidrati, essendo i felini dei predatori e quindi per natura il loro apparato digerente non è predisposto a metabolizzare i carboidrati. Eventualmente si può aggiungere all’umido del riso bollito senza sale (molto cotto e senza amido), così gli riequilibra l’intestino, dato che il gatto potrebbe avere un po’ di feci molli quando mangia tanto umido.

Non dare mai cose direttamente dal frigo, casomai aspettate un’oretta per riportarle a temperatura ambiente, prima di darle al gattino, anche per l’umido se lo avete aperto e conservato in frigo.

Acqua sempre fresca, cambiarla spesso (i gatti sono sensibilissimi a odori e sapori strani), almeno 2/3 volte al giorno. Farla uscire dal rubinetto abbondantemente prima di riempire la ciotola, perché contiene più ossigeno e i gatti ne vanno matti.

Ancora meglio se volete mettergli una fontanella, di quelle apposta per i gatti, che zampilla sempre acqua fresca, è un prezioso coadiuvante per i reni, stimolandoli a bere di più, e se il vostro gatto mangia perlopiù crocchette direi che è indispensabile. Anche nel caso il gatto avesse cristalli nelle urine, è facile se mangia solo cibo liofilizzato, e oltre a somministrare le Urinary sarà anche da dare un’acqua minerale con un basso residuo fisso, come la Levissima.

Io ho due fontanelle, una con la farfalla ed una con i baffi che brilla al buio, che uso anche per i piccoli e farli orientare di notte. In realtà non ne hanno bisogno, è più una carineria che altro, mi piace coccolarli e cerco sempre cose nuove per farli sentire amati.

I gatti vedono al buio, questo è risaputo, ma non completamente. Ciò vuol dire che devono sempre avere una luce di riferimento, che sia della luna o di un lume artificiale, perché quando è buio pesto non ci vedono bene. I gatti vedono come noi, all’incirca con gli stessi colori, forse un po’ più sbiaditi, ma sembra che siano gli unici animali che hanno la stessa nostra visione del mondo (i cani ad esempio vedono sul verde monocromatico, non distinguono l’intero spettro dei colori).

crocchette gattino persiano

Per le crocchette, lasciate sempre una ciotola piena a disposizione, vicino a quella dell’acqua, poiché i gatti hanno un metabolismo che funziona in modo diverso dai cani, hanno bisogno di mangiare più volte durante la giornata, e devono avere la libertà di gestirsi autonomamente la nutrizione.

I gattini soprattutto, per i primi 6 mesi devono mangiare circa 8 volte al giorno, perciò ciotola di crocchette sempre a disposizione e alla sua portata, ovviamente lontana dalla lettiera che dovrà avere la sua collocazione fissa, in una stanza diversa da quella in cui si nutre.

Se lo private di questa libertà, di mangiare quando ha fame o voglia, centellinando i pasti e dunque lasciandolo a digiuno per il resto del tempo, è possibile che cresca con la frenesia del cibo. S’ingozzerà fino a sentirsi male per paura di restare senza, e potrebbe addirittura diventare bulimico, o come minimo obeso.

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