UMIDO e SCATOLETTE

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L’umido è una componente essenziale per l’alimentazione di un gatto, anche per offrire una dieta bilanciata che garantisca vigore e salute. Dare solo crocchette è sconsigliato, ci vuole anche cibo umido perché reidrata i reni, oltre che dare sostanza e forza, e per evitare la formazione di cristalli nelle urine, ovvero i calcoli.

L’apparato urinario dei felini è delicato, non solo per quelli di razza, quindi con solo cibo secco si possono formare calcoli e poi tocca mettere il catetere, specialmente nei casi di gatti sterilizzati o che sono avanti con l’età. Mi è successo un paio di volte e vi giuro che è tragico, quindi vi consiglio altamente di integrare bene la dieta, se volete un gatto sano e che abbia poco bisogno del veterinario. Del resto come noi persone, l’alimentazione bilanciata è tutto.

A tal proposito, l’umido sarebbe preferibile darglielo due volte al giorno (per un cucciolo 70 grammi, diviso mattina e sera), anche tre, non solo ai cuccioli ma anche agli adulti, soprattutto nei periodi di ultra attività come il calore o i cambi di stagione.

Però alterno, bilanciando anche i tipi di alimento: ad esempio se la mattina gli ho dato la mousse o il paté (carne e dunque proteine), la sera gli darò il tonno al naturale (pesce e dunque Omega 3) diluito e ben macerato con acqua e riso molto cotto.

Come tonno io acquisto il Cosma Nature, è come il nostro comunissimo tonno al naturale, cotto al vapore nella sua salsa però senza sale. Non si trova facilmente nei negozi, io lo prendo su Bitiba (o ZooPlus), quando faccio anche scorta di crocchette e vitamine, dato che è scomodo per me uscire a fare acquisti, dovendo prendere quantità industriali, così faccio un ordine 2 o 3 volte al mese senza stress.

Se non volete prendere alimenti su Internet, al suo posto potete dargli il nostro tonno al naturale, però è un rischio perché contiene sale, e ciò non è una buona formula per i reni. Gli alimenti è un bene che siano sempre freschi e naturali, ma dobbiamo sempre tenere da conto l’assenza di additivi e condimenti.

Il riso va portato a temperatura ambiente e risciacquato abbondantemente con acqua per rimuovere l’amido e gli inibitori della taurina che per il gatto è vitale (è un fortificante del cuore e della vista), in modo che il riso prenda il sapore del tonno e diventi estremamente appetibile, così l’intestino non si appesantisce e le feci saranno regolate. Inoltre il riso è ricco di proteine, ma non sono comunque di origine animale pertanto non bisogna esagerare con le dosi.

Per le dosi, minimo il 70% di ogni pasto dovrebbe essere di natura “carnivora”, quindi l’ideale sarebbe un 30% di riso. Per evitare di cucinare ogni volta, specialmente se avete un solo gatto, si può anche usare il riso soffiato vitaminizzato, prodotto specifico per animali che va lasciato ammorbidire nell’acqua per una decina di minuti o più, e poi si aggiunge il tonno precedentemente spezzettato con cura per renderlo omogeneo con la pappa.

Se non avete tempo o voglia di cucinare o preparare la pappetta col tonno, il cibo umido preconfezionato che vi consiglio è Almo Nature, perché è biologico e ipoallergenico, ha una particolare cura per le intolleranze alimentari e c’è una varietà infinita di scelta. Per le crocchette, la Natural Trainer è a mio parere una delle più adatte per i gatti persiani, ma non disdegno neanche l’Almo Nature, essendo le crocchette confezionate con carne fresca.

Quando sono stretta con i tempi, prendo direttamente le scatolette Almo Nature tonno/pollo/riso (Daily Menu da 170 grammi), lo ammorbidisco sempre con acqua fresca in modo che esca un bel sughetto e si miscela bene anche il riso, visto che all’apparenza è abbastanza stopposo e denso. Così gli animali bevono e mangiano insieme, non si ingozzano perché col brodino si saziano più velocemente, più delicatamente, è una formula vincente per non far male al pancino e reidratarli allo stesso tempo.

Come sopraddetto, l’Almo Nature è un alimento tutto biologico e naturale, eccezionale contro le possibili intolleranze alimentari (mi ha salvata molte volte), e fa anche prodotti per gattini, quindi non ci sarebbero problemi in tal senso, tuttavia dipende da quello che ritenete migliore. Ognuno ha le sue esperienze e giudica in base a quelle.

Ad ogni modo, non bisogna esagerare mai con l’umido perché potrebbe provocare dissenteria, facendo altresì proliferare i vermi intestinali (3 volte al giorno sarebbe più che sufficiente). Non sarebbe male, infatti, fare un test alle feci ogni tanto, magari una volta l’anno, giusto per stare tranquilli.

Però, se la cacchetta è bella dura e il gattino non si sporca il sederino, significa che va tutto bene e il test non è necessario. Ma se le feci sono insistentemente molli, cambiate la marca o stoppate con l’umido e provate almeno per una settimana a dare solo crocchette, oppure procedete con la somministrazione del riso insieme al tonno, come vi ho descritto.

Se la situazione si stabilizza significa che è solo un problema alimentare, e in quel caso sarà da cambiare marca dell’umido. Vale anche il contrario, se le crocchette che avete scelto non permettono feci regolari significa che è in atto un’intolleranza e saranno da cambiare.

Inoltre, non fate affidamento alla questione che un vostro gatto persiano non presenti intolleranza a un determinato alimento rispetto ad un altro gatto, che dal suo canto non lo sopporta, perché spesso dipende dal gatto e non dalla razza. Ci sono soggetti più sensibili di altri, perciò dovrete trovare una dieta che vada bene per tutti.

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