PELO e TOELETTATURA

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La bellezza di un gatto persiano sta anche nel pelo lungo, che lo rende ancor più aggraziato ed elegante, tuttavia anche il persiano esotico ha il suo fascino, avendo un pelo comunque folto, morbido e lucente. Ma, per mantenere belli i nostri amici persiani, dobbiamo prenderci cura del loro mantello, contro i nodi, la sporcizia ed anche i parassiti.

Se vedete che il pelo si sporca o si unge con frequenza, e la bestiola non riesce a mantenerlo pulito, non è necessario lavarlo, si può passare del borotalco (massaggiando su tutto il manto) che verrà rimosso passando successivamente la spazzola, usandolo come uno shampoo a secco. Il borotalco assorbe l’unto e preleva la sporcizia che va a finire sulla spazzola (da lavare ogni volta), inoltre scioglie i nodi e ne rallenta la formazione.

Normalmente, ci sono persiani che hanno bisogno di essere lavati  ogni 6 mesi, altri ogni 2 o 3 anni, dipende dal pelo, dall’ambiente e anche dal carattere dell’animale, se è più o meno fissato con la pulizia (alcuni si leccano in continuazione!). Ma con il borotalco si risolve molto bene, mentre se si vuole lavarlo a casa, usare uno shampoo neutro per bambini e coprire i fori delle orecchie con dell’ovatta durante il bagnetto, altrimenti potrebbe venirgli l’otite.

Oppure potete lavarlo a pezzi, sulle zampine e sul sederino, dove occorre, usando il rubinetto del lavandino, ma sempre con acqua calda, non bollente. Asciugarlo sempre bene, anche d’estate, con il phon (non troppo caldo e non troppo vicino), ma andateci piano perché molti gatti non ne tollerano il rumore e potreste spaventarlo.

Si può usare anche il classico shampoo a secco, quando ad esempio il gatto ha la forfora, oppure non è possibile lavarlo, se fa troppo freddo o non sopporta l’acqua. Va sparso sul manto e frizionato come uno shampoo, ma asciuga dopo pochi minuti e si rimuove il velo rimasto con un panno pulito o la spazzola.

Io prendo la dermousse di Candioli (mousse dermatologica), una schiuma delicatissima che rispetta dunque la delicatezza della cute, pur intervenendo efficacemente su forfora, desquamazione e unto, senza alterare il film protettivo del manto. Indicatissima per i cuccioli o i neonati, se si fanno i bisognini addosso e logicamente non possono essere bagnati, si può usare nelle zone interessate senza lavarli interamente. La spazzola non si potrà usare, perciò sarà da asciugare accuratamente frizionando con un panno e all’occorrenza con il phon.

Fate attenzione quando lo spazzolate perché i persiani hanno un’epidermide sottilissima, ci sono tanti prodotti in commercio per toelettatura, ma francamente io mi troverei benissimo anche con un semplice pettine da parrucchiere, quello con le setole sottili e molto vicine, prende peli e polvere in maniera fantastica, nonché pulci, uova e sporcizia.

Per i nodi uso il pettine a setole larghe, quando c’è poca roba, ma se il nodo è bello grosso ed è attaccato alla cute, taglio l’estremità con le forbici e passo il cardatore a lame per tagliare e rimuovere il resto.

Un buon prodotto è il Furminator, che di fatto tosa l’animale, ovvero con una passata rimuove tutto il pelo superfluo, nonché i nodi, è comodissimo ma è piuttosto costoso. Al dettaglio costa sui 30/40 euro, quello professionale, ma su Internet si trova una versione manuale che costa sui 12 euro (sito Bitiba), si tratta di una striglia che districa e sfoltisce il pelo (è simile al cardatore a lame ma molto più largo), tagliando contemporaneamente i nodi. Infatti non va usato per pettinare, dato che taglia anche il pelo buono.

Cercate di evitare il cardatore classico (quello a spilli) perché è aggressivo, potreste ferirlo facilmente, ma se non ha il pelo lungo non ne avrà comunque bisogno, nei casi di pelo di media lunghezza, ovvero nel persiano exotic. Sarà sufficiente una pettinatina ogni giorno per rimuovere la polvere e il pelo morto, in maniera da impedire che i boli di pelo si accumulino nello stomaco quando si lecca e rigettarlo inevitabilmente per casa, traumatizzando così anche lo stomaco.

Per evitarlo, si può anche usare una pasta al malto, e qui non è importante la marca, sono quasi tutte uguali perché contengono gli stessi elementi e nella medesima quantità. Per proteggerlo si può anche somministrare qualche integratore, come Ribes Pet, che si occupa particolarmente del mantello, fortifica la barriera epidermica ed è contro le allergie e la caduta eccessiva del pelo.

Tra l’altro, a lungo andare potrebbe formarsi un tappo di peli nell’intestino che si dovrà necessariamente rimuovere chirurgicamente, anche d’urgenza perché l’intestino potrebbe scoppiare causando inevitabilmente la morte.

Pettinandolo ogni giorno, il manto si mantiene pulito e lucido, e si riduce sensibilmente la necessità di lavarlo, nonché i rischi per la sua incolumità. Abituatelo da piccolo al pettine, anche quando non necessario, perché fatto direttamente da grande sarà decisamente più difficile che lo accetterà.

Un’accortezza, per i persiani a pelo lungo, è di tagliare con le forbicine i peli intorno al sederino, ben bene e con cura, perché spesso le feci si attaccano e si annodano al pelo. In questo modo, non ci saranno inconvenienti e la cacchetta resterà tutta nella cassetta. Io lo faccio sempre, da cuccioli quando cominciano a fare i bisogni, quindi per i primi mesi non è necessario, infatti appena preso lo vedrete ben depilato, fresco e pulito.

Un altro prodotto di recente uscita è la striglia vera e propria, ossia quella usata per i cavalli. Io la trovo particolarmente indicata per il pelo dell’exotic, infatti l’ho presa subito, anche perché è un valido coadiuvante durante i cambi di stagione, rimuove il pelo morto e la polvere, e massaggia la cute dell’animale (c’è anche la versione per cani), rendendo il pelo lucidissimo.

Se invece il gatto, quando diventato adulto, si è riempito di nodi ed è impossibile intervenire con pettine, spazzola o cardatore, si può ricorrere alla tosatura. Ma dev’essere fatta non prima del mese di maggio (se è mite, oppure giugno), in modo che per l’inverno avrà di nuovo tutto il pelo (occorrono 2/3 mesi affinché ricresca in maniera accettabile).

Il pelo non dovrebbe essere del tutto rasato, è buona norma lasciare almeno un buon centimetro di lunghezza, nodi permettendo, così da ricrescere più in fretta. Ma se sarà indispensabile ridurre il pelo fino alla cute, fate in modo di coprirlo bene, qualora la temperatura dovesse abbassarsi improvvisamente.

Senza pelo soffrono il freddo e si potrebbero ammalare, se non si calcolano bene i tempi, infatti sarebbe meglio evitare la tosatura però a volte i nodi si incollano letteralmente all’epidermide dell’animale, gli fanno malissimo e questo è l’unico rimedio.

Il pelo li protegge anche dal caldo, come un impermeabile isolante adatto a tutte le stagioni. La protezione che andrete a rimuovere, la vedrete dal secchio quando avrete finito di tosare!

Un consiglio, non tosate mai la coda perché lì il pelo ricresce molto lentamente, impiega addirittura un anno e può rovinarsi, e peraltro i nodi sulla coda sono facili da rimuovere con il pettine, o al limite si possono tagliare con le forbicine.

Importante, non tagliare mai unghie e vibrisse (baffi), in quanto sono piene di terminazioni nervose e il gatto sente a distanza proprio grazie ai suoi baffi. Gli servono anche per prendere la mira, dato che da vicino non ci vede, perciò sarebbe come mutilarlo. Per un cacciatore naturale come lui, è come se toglieste la pinna ad un pesce.

Quella del taglio delle unghie, poi, è un’azione crudele e invalidante, da evitare assolutamente, soprattutto perché potete tranquillamente acquistare un tiragraffi, anche piccolo o a tappeto. Il taglio è ammesso soltanto nei gatti anziani che non riescono più a tagliarsi le unghie da soli, e pertanto non riescono a camminare normalmente.

Il gatto andrà spontaneamente sul tiragraffi per rifilarsi le unghie, dato che è stato abituato da piccolo, insieme all’uso della lettiera, ed eviterà dunque di toccare mobili e divani.

Se invece avete un giardino ancora meglio, perché andrà a grattare i fusti degli alberi, i gatti li adorano! Sempre facendo attenzione alle piante velenose e i prodotti chimici come i diserbanti, mi raccomando, niente veleno per topi o per lumache, perché il gatto morirebbe di sicuro, se mangiasse un topo morto avvelenato.

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