ANTIPULCI e ANTIPARASSITARI

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Pulci e zecche sono un vero dramma per gli animali da compagnia. Se volessimo fare un’analogia, diremmo che sono come le zanzare per noi esseri umani, e le pulci non sono uguali per gatti e cani, sono due specie diverse e non sono infestanti per l’uomo, o se non altro prediligono la pelliccia degli animali.

Esiste però un’altra specie di pulce, detta la pulce dell’uomo, che attacca tutti i mammiferi, indistintamente, e si annida nel pelo degli animali, nella peluria delle persone e tra le piume degli uccelli. L’unico sistema per sconfiggerle, è l’uso sistematico di insetticidi e antiparassitari.

L’antipulci è indispensabile anche se abitate in appartamento, poiché i parassiti possono essere trasportati da altri animali (come i piccioni) o dal vento, o persino da noi con le nostre scarpe, dopo aver camminato per strada o per giardini. Pensate che quando abitavo in appartamento, al settimo piano, uno dei miei gatti fu punto da una zecca e gli venne l’epatite, quindi mettetelo sempre, preferibilmente lo Stronghold che è inoltre un vermifugo e uccide anche le uova, così non si annidano in casa e non rinascono sul pelo del gatto.

Tra l’altro, applicando l’antipulci normale, è come se l’animale avesse sempre le pulci, visto che le uova non muoiono e i parassiti si riproducono continuamente. Inoltre, le uova cadono frequentemente dall’animale e si diffondono sui tessuti e tra le fessure del pavimento, in attesa di schiudersi e diventare larve.

Stronghold è potentissimo, uno dei pochi antiparassitari in commercio che funziona, sconfigge anche una problematica comune rappresentata dagli acari dell’orecchio e non è poco. Per ripulire l’orecchio uso di tanto in tanto l’Ototop, gocce auricolari acaricide, prima invece ne mettevo a fiumi per disinfestare le orecchie, con altre marche di antiparassitari spot-on, anche se la loro posologia indicava un contemporaneo effetto acaricida.

Ho provato tantissimi antipulci ma la maggior parte non ha effetto (ho conservato le confezioni come promemoria), come il Frontline Combo che una volta era eccellente, ma ora il principio attivo che contiene non è più tanto efficace e rimuove poco e niente, dato che le pulci hanno sviluppato un’immunità al prodotto. Sembrano sparire ma ricompaiono dopo poco, forse perché momentaneamente intontite, in pratica tornano dall’aldilà!

Con più esattezza è il suo principio attivo che non funziona più, ovvero il fipronil, dunque qualsiasi antiparassitario che abbia questo componente, sappiate che per le pulci moderne è quasi come acqua corrente. Lo Stronghold invece mi ha fatto tabula rasa, è riuscito a debellare un’infestazione che durava da mesi e da cui non riuscivo più a liberarmi. Come principio attivo ha il selamectin, ma siccome costa moltissimo, basta trovare un equivalente in commercio, come ad esempio il Selehold, funzionerà lo stesso.

Esiste peraltro un tipo di antiparassitario che viene assunto per via orale, una compressa che va somministrata mensilmente, ma se è uno dei più efficaci è limitante. Infatti, il parassita per morire deve necessariamente pungere l’animale e succhiarne il sangue, perciò va a colpire solo pulci e zecche, e non uova e larve.

Quasi tutti gli antiparassitari spot-on per cani possono essere utilizzati anche sui gatti, poiché la concentrazione del principio attivo è identica, l’unica differenza è la dose, che se applicata erroneamente può essere fatale, ecco perché è sconsigliato. Le case produttrici non vogliono responsabilità, di conseguenza operano una distinzione netta tra cane e gatto, per essere sicuri sull’uso appropriato del consumatore.

Se ad esempio prendete una pipetta per cani da 2 ml del Frontline Combo, potrete applicarla su 4 gatti (0,5 ml ciascuno), con l’uso di una siringa. Lo Stronghold invece va applicato secondo il peso di ogni singolo gatto, avendo una concentrazione differente, perciò un po’ più complicato, ma fidatevi che il prodotto è lo stesso, la composizione varia solo per qualche eccipiente che infilano nelle pipette per gatti (in pratica come del comune colorante alimentare).

Se notate, infatti, tutti gli altri prodotti, come shampoo o spry, sono indicati contemporaneamente per gatti e per cani, quindi se qualcuno dovesse dirvi che gli spot-on per cani non vanno bene, o non funzionano sui gatti, sicuramente non avrà letto le etichette dei prodotti corrispondenti. Qualcuno forse non gradirà questa mia “soffiata”, dato che per chi ha tanti gatti il risparmio è enorme, se consideriamo anche che le pipette singole per gatti costano un occhio e rappresentano un bel guadagno per produttori e venditori.

Solo una marca non può essere usata sui gatti, ovvero l’antipulci che contiene permetrina, come l’Advantix, lì sarà da prendere forzatamente quello per gatti. La permetrina per i gatti è altamente tossica, addirittura letale, anche tramite inalazione, perciò quando applicate questo tipo di antipulci al vostro cane, tenetelo lontano dal gatto finché non si asciuga. In conclusione, leggete sempre l’etichetta del prodotto antiparassitario che andrete ad acquistare.

L’antipulci andrebbe messo ogni 3 mesi, ma dipende dalla stagione e dal grado di infestazione, nonché dall’ambiente in cui l’animale vive. Ai miei in estate/autunno lo metto ogni mese, dato che i parassiti proliferano di più, l’estate è la stagione delle pulci, e per giunta ho un giardino con molte piante (anche se faccio regolarmente una disinfestazione al giardino per zecche e parassiti), mentre d’inverno ogni 2/3 mesi, sempre in base al livello di attacco dei parassiti.

Durante l’inverno non tutte le pulci sopravvivono, solo quelle più forti, e generalmente lo trascorrono sotto forma di larve e pupe. Per morire, l’inverno deve essere assai rigido, ma purtroppo in Italia il freddo è sempre relativo, moriranno fuori con neve e ghiaccio, per i gatti randagi che vivono all’aperto, ma in casa ovviamente con i riscaldamenti è come se per loro fosse sempre estate.

A tal proposito, è buona abitudine utilizzare regolarmente l’aspirapolvere, o elettrodomestici a vapore, perché se l’antiparassitario risolve il problema dell’infestazione sull’animale, non risolve quella in casa, che resta contaminata e la pulce tornerà sull’animale quando l’effetto insetticida sarà esaurito. Però, se sono particolarmente accanite e non trovano l’animale ospite, possono mordere le gambe dell’uomo, piedi e caviglie.

Io comunque mi aiuto con l’aceto, non è tossico ed è naturalmente repellente (ved. articolo IGIENE), anche se non le uccide tutte, in genere le indebolisce ed è più che altro un trasloco, se ne tornano in giardino e liberano la casa. Lo nebulizzo ovunque, soprattutto in cucce, cuccette e tiragraffi, dove gli animali stazionano di più, ed anche sul pelo dell’animale, frizionando bene per farlo asciugare e non lasciare il gatto bagnato, dato che se lo leccherebbe. Asciuga in fretta, non temete, bastano pochi minuti.

L’antipulci va applicato sulla zona scapolare, dov’è impossibile per il gatto leccarsi, e viene assorbito attraverso il pelo, dunque per le 24 ore successive all’applicazione non bisogna lavare né bagnare il pelo dell’animale (per lo Stronghold dopo poche ore, anche solo un paio). A 2 mesi si può già mettere la dose normale, soprattutto se avete il giardino e il gattino sta all’aria aperta.

Io inizio con l’antipulci baby, già da 1 mese, essendo le pulci ferocissime, ormai siamo arrivati al punto di essere aggressivi nei trattamenti, anche per una questione igienica. In fase larvale le pulci sono parassiti masticatori, si nutrono dei detriti e delle feci che le pulci adulte lasciano sul pelo, quindi sono fondamentalmente malsane per l’ambiente.

Le larve sono come il bruco della farfalla, e si annidano sui tessuti, i tappeti, letti, divani e le fessure del pavimento (come le uova), mentre le pulci adulte saltano, e sono così veloci e acrobatiche, che a momenti non si riesce a vederle. Non sono pericolose quanto le zecche, che trasmettono malattie letali attraverso il sangue, ma le pulci possono provocare infezioni e dermatiti allergiche, specialmente negli animali che sono allergici alla saliva della pulce, e nei paesi più caldi possono essere portatrici di virus e parassitosi come le zanzare.

La zecca va rimossa immediatamente, appena viene avvistata, proprio per impedire che l’animale sia pericolosamente contagiato. Con una pinzetta, non a mani nude, bisogna agganciarla ai lati e tirare a più riprese, abbastanza delicatamente affinché il rostro non rimanga attaccato alla cute e portare infezioni. Per facilitare l’operazione si può inondare la zecca con alcool etilico, per intontirla, in modo che la pressione del morso s’indebolisca. In ogni caso la parte va disinfettata sempre, o in casi estremi somministrare un antibiotico all’animale, se la parte appare significativamente lesa. Anche del cortisone, eventualmente, per evitare shock allergici.

Delle zecche è difficile accorgersi, se non visivamente, poiché sono subdole, si nascondono bene e inoltre rilasciano, attraverso la saliva, una sostanza analgesica affinché l’ospite non senta dolore o fastidio. Si dice che si appostino sulle piante e saltino al passaggio di un animale, s’intrufolano all’interno del pelo e banchettano finché non s’ingrossano come fagioli, spesso piene di sangue e pus, francamente sono una cosa disgustosa, ma schiacciarle per ucciderle è l’intervento migliore, una volta estratte, oppure gettarle nello sciacquone. Tirate subito l’acqua.

Quando l’infestazione delle pulci è irriducibile, e non è possibile applicare l’antipulci perché non è ancora passato un mese (mai rimetterlo prima di 30 giorni, può essere letale), si può ovviare con un uno shampoo antiparassitario, non chimico ovviamente, che ha un’azione puramente meccanica. Si tratta di un particolare shampoo che paralizza le pulci e quindi si possono eliminare con l’acqua corrente. Io uso la marca Francodex, è francese (presa su Amazon), immobilizza pulci, larve e uova, ed ha 0% insetticida (esiste anche la schiuma a secco ma personalmente non l’ho mai usata).

S’inumidisce l’animale, si friziona per qualche minuto, finché non si vedono le pulci bloccate e si risciacqua. Attenzione però, perché oltre ad essere diventate resistenti ai maggiori antipulci, sono anche furbissime. Durante il bagno si nascondono sulla testa, sotto le orecchie, il mento e tra i baffi, dove logicamente non potete arrivare con acqua e shampoo, ed aspettano che il bagno termini, prima di riprendere il loro insediamento su tutto il pelo.

A fronte di ciò, quando procedo con l’asciugatura, passo un pettinino a denti stretti sulle guance, la fronte, il mento (contropelo) e le raccolgo abbastanza facilmente, visto che comunque sono ancora intontite e spaesate, e metto subito il pettine con le pulci intrappolate sotto il rubinetto, per smaltirle fino al mare!

Questo shampoo si può utilizzare ogni volta che si ha la necessità, ma badate bene che non ha un effetto postumo, non è un insetticida quindi agisce solo sulle pulci presenti, non protegge da un successivo attacco. A quello ci pensa l’antiparassitario classico in pipetta, che viene assorbito dalla cute ed agisce per tutto il periodo indicato, di solito garantito fino a 6/8 settimane.

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